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Giorgio Tirabassi
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Televisione

Conosciuto e amato dal grande pubblico per il personaggio di Roberto Ardenzi, Ispettore capo e poi Commissario della serie "Distretto di Polizia" e per l'interpretazione di Paolo Borsellino nell'omonimo film per la televisione, Giorgio Tirabassi è presente sul piccolo schermo dagli anni '80. Numerosi i ruoli da lui interpretati in popolari fiction e serie tv come “Ultimo”, “I liceali”, “Benvenuti a tavola”, "Boris". Tornerà nella primavera del 2015 a vestire i panni di Roberto Ardenzi in “Squadra Mobile”, lo spin-off di “Distretto di polizia”.

1998

3 giugno 1990, Militello delle Madonie, Sicilia. Il Tenente Roberto Di Stefano e il Maresciallo Riccardo F. Cotone inseguono un latitante fino a un casolare senza però volerlo catturare, sperando che li conduca fino al superboss Salvatore Paertanna. Il loro intento fallisce in quanto il Procuratore Guido Baratta e diversi carabinieri erano già sul posto e intervengono per catturare il latitante, ma questi fugge. Tra i carabinieri c'è il Brigadiere Francesco Patania, vecchia conoscenza di Di Stefano e Cotone. I tre scoprono il corpo del piccolo Santino Pandurra, figlio del pentito Rosario. Il bambino è stato imprigionato nel casolare e poi fatto morire di fame da Partanna. Il metodo di Baratta è "meglio un uovo oggi che un latitante domani", per cui biasima il Tenente Di Stefano che avrebbe potuto catturare subito il latitante e invece non ha colto l'occasione. "Ultimo", in disaccordo coi superiori, agisce secondo i metodi del Nibbio che lo fece crescere sotto la sua ala, ossia il giudice Giorgio Niboli, ucciso daCosa Nostra. Di Stefano chiede il trasferimento e lascia Cotone e Patania in Sicilia.

14 agosto 1991, Roma. Roberto Di Stefano viene trasferito a Roma, alla caserma "Orlando De Tomaso", dove fa subito amicizia con l'Appuntato Domenico Nocelli. Da sette mesi è Capitano, si fa chiamare "Ultimo" e ha condotto brillanti operazioni come la "Stadio Connection" e l'arresto dei fratelli mafiosi Missale, in memoria del Nibbio. Ora decide di prendere su di sé le indagini finora svolte dal Maggior Anselmo sul commercialista di Partanna, il ragioniere Giuseppe Niscemi, che si trova a Roma. Ultimo non ha molti amici nell'Arma, il Maggior Anselmo e il Procuratore Baratta lo ostacolano, però ha molta stima del generale Trani che in alcune situazioni lo aiuta. Per portare a termine il compito, "Ultimo" vuole costituire, con l'aiuto di Nocelli, un gruppo con altri cinque carabinieri, tutti relegati ai margini dell'Arma. Come "Ultimo", ognuno dei sei militari dovrà rinunciare al proprio nome di battesimo, sostituendolo con un nome di battaglia e non far sapere a nessuno gli incarichi o lo scopo della missione. Tra questi, "Ultimo" richiama dalla Sicilia proprio Cotone e Patania.

3 settembre 1991. Nasce ufficialmente Crimor. "Ultimo" e il suo gruppo Crimor, con l'ausilio di pochi mezzi e l'aiuto del Procuratore Francesca Montanari, anche lei allieva del Nibbio, si mettono a lavoro. Decidono di perseverare sulla pista di Niscemi sebbene il Maggior Anselmo, prima di loro, non vi abbia cavato un ragno dal buco: Niscemi sembra un vicolo cieco.

9 agosto 1992. Ai primi di Agosto, dopo quasi un anno di duro lavoro, gli uomini di Crimor riescono a identificare a Roma il killer Pasquale Corinna detto "Il Pugliese" come uno degli uomini di Partanna, e riescono a catturare Niscemi, salvandolo proprio dal Pugliese che doveva eliminarlo per conto di Partanna. Il Pugliese sfugge alla cattura ma Niscemi, per salvarsi da Partanna, decide di collaborare. Nonostante questo successo, la morte colpisce Crimor: Domenico Nocelli muore il 9 agosto per la leucemia di cui soffriva da anni e gli sforzi fatti per aiutare il gruppo.

Ottobre 1992, Palermo. Niscemi rivela che Partanna è sempre stato in Sicilia, per cui Crimor decide di andare a Palermo in totale clandestinità.

10 gennaio 1993. Dopo un rocambolesco inseguimento in cui viene ferito gravemente "Arciere", Crimor arresta anche il braccio destro di Partanna, il Pugliese. La Procura, intanto, spinta da Baratta, cerca di togliere l'incarico a Crimor; prima che questo accada, "Ultimo" decide di prelevare Niscemi dal carcere perché è l'unico in grado di riconoscere il boss dalla sola foto in loro possesso che risale a molti anni prima, fiduciosi del fatto che la prossima domenica, come svelato da Niscemi, Partanna uscirà dal covo per farsi portare a messa. Ma, appena parte l'operazione di cattura guidata da Baratta, "Ultimo" decide di non aspettare più e prelevare subito Niscemi, così il gruppo Crimor riesce a catturare Partanna.

È venerdì15 gennaio 1993, data che resterà nella storia della lotta alla Mafia.